Chi è di queste parti o c’è venuto in vacanza lo sa: più vai verso Rimini, Riccione, più la piadina diventa sottile.
Più ti sposti verso Cesena e Forlì, più la piadina diventa spessa!
Qui dove abito io a Savignano sul Rubicone, un paesino che se ne sta più o meno a metà tra Rimini e Cesena, i piadinari hanno deciso di propendere per quella di Cesena!
Ma io, sarà che ho origini riminesi, preferisco quella sottile!
Come fare?
Aggiungici poi che la signora del negozio di piada e pasta fresca preferito del paese se ne è andata in pensione.
Aggiungici che purtroppo tutti preparano la piadina con farina 00.
Aggiungici che trovare della piadina fresca all’olio è quasi impossibile (io la trovo solo precotta, ma il marito, forse giustamente, quella precotta non la vuole neanche vedere).
Aggiungici che se trovi della piadina all’olio il 90% delle volte non è olio extra vergine di oliva.
Aggiungici che se trovi della piadina all’olio di oliva, poi costa come un lingotto.
Aggiungici che se poi vuoi che gli ingredienti della piadina siano pure biologici, finisce che costa come due lingotti…
… insomma finisce che ti accorgi che ti conviene preparatla da sola!
Questa sono le dosi per 3 persone, se ne voglio fare di più o di meno1 la proporzione che ho trovato è questa:
ogni 125g di farina 1 –> 10g di olio –> 60g di acqua –> 2g di sale
Io preparo la piadina sempre con la farina di tipo 1 perché se mi spingo un po’ più in là con il tipo di integrale, poi in casa non la apprezzano. La farina di tipo 1 mi sembra un ottimo compromesso tra quantità di fibre e palati abituati alla piadina preparata con farina 00.
Poi potete anche prepararla con una farina di tipo 2 o integrale, avendo l’accortezza di aggiungere un po’ più di acqua. Regolatevi ad occhio, tenendo presente che l’impasto devo venire molto morbido.
La piadina in genere va a ruba tra i bambini, ed in questo modo gli proproniamo un’alternativa sana e golosa!
La piadina romagnola si presta proprio a tutto, anche a un po’ di crema di nocciola o di marmellata senza zuccheri aggiunti spalmata sopra (da ricordare come colazione/merenda in estate quando non si vuole accendere il forno)!!.
P.S.
Tra i vecchi post trovate anche un’altra versione della piada romagnola: quella tira di più verso Cesena!!
Piadina sottile all’olio extra vergine di oliva
500g di farina 1
40g di olio extra vergine di oliva
250g di acqua molto calda
10g di sale
Mettete in una ciotola la farina e fate la fontanta (ovvero fate una montagna con un cratere).
Prendete l’acqua calda (io faccio uscire l’acqua molto calda dal rubinetto e uso quella) e scioglieteci dentro il sale.
Aggiungete l’olio nel cratere e con una forchetta mescolate racogliendo farina dai bordi. Aggiungete poi l’acqua e impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo e morbido.
Dividete l’impasto in palline da circa 80g e lavoratele brevemente singolarmente.
Stendete con il mattarello ogni pallina cercando di dare una forma circolare alla piada.
Cuocete sul testo o su una teglia anti aderente a fiamma medio alta, girandole da entrambi i lati, e bucando le eventuali bolle di vapore che si formano con i rebbi di una forchetta.
Io sono piemontese ma la piadina l'ho sempre e solo mangiata a Rimini….sarà per questo che mi piace sottile! Ogni tanto la faccio all'olio ma quella tradizionale rimane il top 🙂
Un saluto
Raffaella
Buonissima la piadina, a me piacciono tutti i tipi anche se la prediligo abbastanza sottile. Non sapevo che abitassi a Savignano o forse mi era sfuggito! Io Viserba 🙂
sì, siamo vicinissime!!
Cara Cinzia, non sapevo fossimo così vicine! Per motivi di vita (e fino a non molto tempo fa anche di studio) io sono sempre tra la provincia di Rimini, San Marino e Cesena, conosco benissimo Savignano 🙂 Da Romagnola DOC dico che la piada più buona è quella che si mangia a casa propria…oltre che la più sana 😉 Leggo con piacere che anche tu la fai con l'olio, la mia ricetta di casa è praticamente uguale alla tua, l'unica differenza è che io aggiungo anche un pochino di bicarbonato o lievito per torte salate perché la piadina mi piace più altina e soffice…direi una via di mezzo tra la riminese e la cesenate. Ad ogni modo la piadina sana & buona esiste e la tua ne è un ottimo esempio 😉
neanche io sapevo fossimo vicine!! adesso che lo so vengo ad assaggiare qualche tuo manicaretto!! 😉 😉
@alicegrandi quanto lievito o bicarbonato mi consigli di aggiungere per farla diventare più altina? Comunque grazie mille Cinzia, la tua ricetta è riuscita benissimo, finalmente una piadina sana e golosa!!