
Nel momento in cui vi scrivo Carolina, la nostra seconda bambina, ha 1 anno e 4 mesi, e posso definitrmi una grande sostenitrice dell’autosvezzamento.
Per Cecilia quasi fino ai 2 anni sembrava esistere solo il mio latte. E quasi fino ai 18 mesi non aveva nessuna voglia ne interesse a masticare, pur avendo molti dentini!
Perciò lo svezzamento di Cecilia, pur cercando di informarmi e di seguire lo svezzamento più naturale possibile, è stato con pappe e pappine!
Ho preparato anche per Carolina le stesse pappine, ma non le ha volute assaggiare neanche una volta!
Carolina ha iniziato ad interessarsi al cibo intorno ai nove mesi, ma al nostro cibo! Voleva assaggiare quello che avevamo noi nei piatti. Piccoli, a volte piccolissimi assaggi, ma usando tutti quei pochi dentini che aveva.
E poi giù, anche lei tanto latte della mamma.
Il biberon Carolina lo usa per annaffiarsi i piedi. Cecilia se potesse ci berrebbe ancora l’acqua!
Io non ho usato approcci diversi. Ho allattato entrambe a richiesta e per entrambe smetterò quando vorranno loro (per la precisione Cecilia ha già smesso, si è stufata a 2 anni e 10 mesi).
Sono la stessa mamma.
Ma con due fantastiche bambine meravigliosamente diverse una dall’altra!
Autosvezzamento… svezzamento tradizionale… quando si è neo-mamme sembra così complicato dovere scegliere…
Fare assaggiare un croissant al bar ad un bambino di un anno perchè lo mangiate voi secondo me non è autosvezzamento, è una pessima scelta!
Lasciare sgranocchiare patatine ad un bambino di 18 mesi non significa fargli mangiare un po’ di tutto.
del nuovo commensale per muovere i nostri sederi in un percorso verso
una cucina più sana e uno stile di vita migliore!
Faremo il bene dei nostri bambini e gioverà a tutti i mebri della famiglia.
[e coinvolgiamo anche nonni e zii, in questo percorso, così magari eviteranno di proporle pure loro “le schifezze”!!]
Se si decide di fare autosvezzamento bisogna essere ben consapevoli che il cibo portato in tavola deve essere di qualità ma non solo, anche che i nutrienti siano proporzionati al nostro bambino.
Sì anche la quantità in questo caso è importante!
Per questo il menù di Carolina è esattamente identico al nostro: preparo piatti il più possibile semplici, vario i cereali e le proteine, preferendo quelle di origine vegetale a quelle animali (ad esclusione della carne che noi non mangiamo quasi mai), e tanta verdura cruda e cotta ad ogni pasto!
Poi frutta, e ancora frutta anche nella merenda del mattino e del pomeriggio, anche sotto forma di centrifughe ed estratti!
Leggi anche “Come organizzare il menù settimanale per tutta la famiglia“.
Il sale non mi preoccupa, basta usarlo con intelligenza e non utilizzare cibi confezionati o dadi. Io utilizzo il mio dado fatto in casa per insaporire in cottura!
L’unica differenza che viene fatta per Carolina è a colazione: credo infatti che sia assolutamente troppo presto mangiare dolci con lo zucchero, anche se preparati in casa.
Perciò a colazione offro a Carolina dolci senza zucchero, frutta, muesli, fiocchi d’avena o qualche pane, cracker o grissino fatto in casa!
Ciao Cinzia,
molto interessante il tuo post! Bello leggere il tuo punto di vista!
Io ho un bambino di 9 mesi, ho iniziato a svezzarlo a 6 mesi con le classiche pappine e tutto il resto, lui ha sempre divorato tutto volentieri ma era super attratto dai nostri piatti e quando gli davo qualcosa da assaggiare era in estasi, così ho capito che forse dovevo cambiare rotta e così pian piano ci siamo allontanati dalle pappe. Anche perchè fin dall'inizio l'idea di carne tutti i pranzi e formaggio tutte le sere mi faceva un po' strano, ma perchè poi? Che motivazione?
Ho cambiato inevitabilmente il nostro menu cercando di variare gli alimenti e proporre piatti più sani e il tuo sito è sempre una grande fonte di ricette!!! 🙂
Come dici tu..la strada migliore ce la indicano loro giorno per giorno, basta seguirli!! 🙂
A presto
Dany
Grazie a te per avere condiviso con me e tutti la vostra esperienza! sono molto felice di sapere che a tante la maternità ha fatto bene anche a tavola!! 😉 😉 :* :*