Il dialogo con le mie figlie è una delle cose su cui ho cercato di lavorare da subito, e per cui voglio continuare ad impegnarmi nel tempo!
Cecilia frequenta l’ultimo anno di asilo, e vedo già che certi giorni, se non sto attenta, il dialogo tra noi quasi sparisce!
La fretta, la stanchezza, le tante cose da fare e il carattere un po’ chiuso, ovviamente non ci aiutano!
Poi io ho la fortuna di passare tutto il giorno con le mie bambine, fatta eccezione per la mattinata che Cecilia trascorre all’asilo, e quindi cerco di trovare sempre più di un momento in cui non solo chiacchierare, ma in cui cerco di stimolare le mie bambine a parlare di sé.
Mi immagino per quelle mamme (ma anche per quei papà) che magari si ritrovano solo insieme solo la sera, con la cena da preparare e tante cose da fare, possa essere spesso ancora più facile dimenticarsi di parlare veramente!
Aiutare i bambini, fin piccoli, a parlare di sé, dei propri pensieri e delle proprie emozioni è secondo me importantissimo.
E comunque anche quando c’è il tempo e la volontà, può essere comunque difficile aprirsi per alcuni bambini. E non sempre noi genitori sappiamo trovare la chiave giusta per farli aprire!
Fare sì che i nostri bambini parlino dei propri pensieri e delle proprie emozioni, con noi, i genitori, è indispensabile fin da subito per costruire una relazione aperta e fiduciosa, da mantenere nel tempo, quando il dialogo sarà ancora più importante e difficile (leggi adolescenza!!!).
Non so voi ma io ci penso già all’adolescenza delle mie figlie!
Sarà perché la mia è stata molto sofferta. Sarà perché credo che il rapporto che avremo da adulti con i nostri figli lo costruiamo giorno per giorno adesso, che sono piccoli!
Se abitueremo in nostri bambini ad aprirsi con noi, potremo comprenderli nel momento del bisogno, e loro stessi potranno imparare a capire più facilmente come gestire e capire le proprie emozioni, e sviluppare un atteggiamento sereno e positivo verso queste.
Un valido aiuto in questo senso può essere questo libro: “Cosa mi racconti oggi? Storie per aiutare i bambini a parlare di sé
”di Elisabetta Maùti.
”di Elisabetta Maùti.
Questo libro parla di Miagolina, una bambina di 4 anni che racconta in prima persona la sua vita: le cose che le piacciono e quelle che non le piacciono, le sue paure, i suoi desideri e le sue delusioni, e pone tante domande che invitano i piccoli lettori a raccontare a loro volta i loro pensieri.
Ho comprato questo libro come ulteriore spunto di dialogo con le mie bambine, ma non pensavo un simile successo!
A Cecilia è piaciuto tantissimo e spesso vuole rileggerlo proprio per rispondere alle domande.
Carolina ancora è piccolina per partecipare, ma le illustrazioni sono molto carine e così anche lei adora farsi descrivere ogni pagina del libro di Miagolina!
Un libro che vi consiglio di leggere insieme ai vostri bambini, e vi stupirà cosa saprà tirare fuori non solo ai bambini più timidi e silenziosi, ma anche a quelli chiacchieroni ed espansivi!
Questo libro in più mi ha insegnato una nuova tecnica di lettura: ovvero quella di porre domande alle bambine su cosa pensano o cosa avrebbero fatto loro al posto del protagonista della storia o del libro che stiamo leggendo.
In genere infatti ci capitava di commentare la storia, ma non ho mai pensato di porre domande più specifiche sui sentimenti di Cecilia e Carolina, durante la lettura di un libro.
Vi segnalo poi il blog dell’autrice di questo libro, Elisabetta Mautì, dove potrete trovare tante favole gratuite per aiutare la comunicazione tra grandi e piccoli, su tantissimi temi come l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, sull’aggressività, sulla paura, il rispetto e tanti altri temi!
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