
Anche se Cecilia ormai fa la quarta elementare e legge tranquillamente da sola (anche se va a periodi, ci sono periodi in cui legge tantissimo e altri in cui si ferma, ma visti i tanti impegni sarà anche normale), io amo ancora leggere dei libri insieme.
Ovviamente c’è Carolina che facendo l’ultimo anno di asilo, ancora non sa leggere da sola, ma se anche quando Carolina sarà più grande, io spero di potere leggere ancora dei libri insieme.
Io amo la narrativa per bambini, e amo leggere insieme a loro ad alta voce, stese sul letto o sul divano, perché lo trovo un bellissimo momento di condivisione.
Ci spaventiamo insieme allo steso capoverso, ci commuoviamo nella stessa riga o magari aspettiamo con ansia il capitolo che leggeremo il giorno dopo, chiacchierando a tavola su cosa ci immaginiamo possa succedere.
Il libro che abbiamo appena finito di leggere e che vi vogliamo consigliare è “L’ippopotamo in fondo al corridoio”, il romanzo d’esordio di Helen Cooper, scrittrice vincitrice di prestigiosi premi come il Kate Greenaway Medal e Smarties You Judges’Award.
Ai classici della narrativa per ragazzi, mi piace affiancare anche nuovi nomi.
Il libro ci ha subito incuriosito dalla copertina: un simpatico camaleonte appollaiato sulla serratura di una porta dalla quale si intravede un ippoopotamo.
Una scritta ci invita ad entrare in un mondo magico e fantastico
Il protagonista della storia è un bambino di 11 anni di nome Ben, al quale viene recapitato l’invito per due ingressi gratis ad un museo naturale della scienza di cui non aveva mai sentito parlare.
Ben inizia a chiedere informazioni alla mamma, alla maestra, su internet, ma non riesce a trovare niente di esaustivo, e così si incaponisce ancora di più sul volere andare a vederlo.
Così appena ha l’occasione di potere fare un giro solo, la domenica successiva, si reca al museo, che trova chiuso.

Ma Ben non si dà per vinto, Enel cercare degli indizi, si ritrova ad origliare una conversazione che non avrebbe dovuto sentire: qualcuno vuole sabotare il museo.
Dall’impulso di salvare il museo, inizia l’avventura di Ben, che si reca di nuovo in questo luogo misterioso e riesce ad entrare, dove però lo aspetta qualcosa di più di un affascinante museo.

Il libro ci è piaciuto molto, prima di tutto per la storia avvincente e misteriosa. I capitoli si susseguono e ti tengono incollata alle pagine per scoprire cosa succederà dopo.
Le illustrazioni e la spaziatura tra le righe poi rendono il libro ancora più facilmente leggibile anche dai bambini, che non si stancheranno facilmente di andare avanti.
Se il libro vi ha incuriosito lo trovate in libreria o qui.
da che eta lo consiglieresti?