
Chi ha inventato gli scrunchies?
Mi piace andare alla ricerca delle invenzioni e della nascita di tutto, anche perché spesso anche gli oggetti più semplici nascondono storie interessanti!
(Per questo mi sono inventata sul blog la categoria “Come è nato“, che voglio arrichire con tanti articoli con queste storie!)
Se avete avuto a che fare con i capelli lunghi e gli anni 80, sapete di sicuro di cosa sto parlando.
E se avete prole capelli lunghi munita, è probabile che negli ultimi tempi vi sia stato chiesto di ricomprarli. Proprio loro. Gli Scrunchie per i capelli sono tornati!
Gli elastici di stoffa che pensavamo di avere abbandonato negli anni 80, sono risorti!
E dopo una prima indecisione, confessate, anche voi avete ripreso a indossarli (almeno io sì!!!)!
Chi ha inventato gli Scrunchie?
L’inventrice degli Scrunchie è Rommy Revson. Dopo due matrimoni falliti e la necessità di trovare un modo per sbarcare il lunario e mantenere lei e il figlio, questa ragazza si era messa in testa (è proprio il caso di dirlo!) che doveva inventare un accessorio per i capelli, che non prevedesse l’uso di plastica e metallo.
Una notte, mentre stava salendo le scale per andare a letto e indossava dei pantaloni del pigiama con l’elastico arricciato in vita, ebbe l’idea.
Andò subito a comprare una macchina da cucire, imparò ad usarla in pochi giorni e due settimane dopo creò il suo primo prototipo di Scrunchie.

Perché si chiamano “scrunchie”?
Mentre stava cercando di trovare un nome per questo nuovo accessorio per capelli, il suo barboncino toys ha iniziato ad abbaiare insistentemente.
Rommy non ebbe più dubbi, questo nuovo accessorio per capelli si doveva chiamare “Scunchie”, come il suo cane!
Il nome ebbe poi la sua naturale evoluzione in Scrunchie, poiché in inglese scrunched up significa accartocciato, cosa appunto che fanno gli scrunchie.
Nei mesi successivi, Rommy Revson cercò di vendere i suoi scrunchie, ma inizialmente nessuno li voleva. Anzi il proprietario di una grossa azienda di accessori di lusso per capelli, la Riviera, la prese in giro, dicendo che nessuna donna avrebbe mai indossato i suoi scrunchies!
Nonostante questo, Rommy non si diede per vinta e decise di brevettare comunque la sua invenzione.

Qualche anno dopo, i suoi scrunchies erano venduti in tutti i negozi di accessori per capelli. La stessa Riviera copiò i suoi scrunchies, e all’inizio degli anni ’90 dovette risarcire Rommy di 2,4 milioni di dollari, per avere venduto gli elastici senza la licenza.
Il successo
Rommy Revson è diventata ricca grazie ai suoi elastici per capelli, ma sopratutto grazie alla sua determinazione.
Non si è arresa anche quando nessuno le dava retta.
Non ha mai prodotto uno scrunchy in vita sua, ma ha fatto fortuna vendendo le licenze alle aziende e facendo causa a chi copiava il suo prodotto senza licenza.
Al loro picco, le vendite di scrunchie negli Stati Uniti ammontavano a circa 100 milioni di dollari l’anno.
Da lì gli scrunchies ne hanno fatta di strada.
Passando da Madonna in “Cercasi Susan disperatamente” a Carrie Bradshop in Sex & The City, sono arrivati fino nello spazio.
Nel 2000 e nel 2002, l’astronauta Pamela Melroy portò con sé il suo Scrunchie in due missioni dello Shuttle: STS-92 e STS-112.

Nello spazio infatti i capelli devono essere legati, perché altrimenti fluttuerebbero liberi rappresentato un fastidio e un pericolo, perché potrebbero aggrovigliarsi nelle apparecchiature.
Lo scrunchie spaziale è stato donato da Pamela al National Air and Space Museum Collection (Collezione del Museo Nazionale dell’Aria e dello Spazio) di Washington.
Noi abbiamo fatto una buona scorta comprando quelli qui sotto, sono di ottima qualità e ci sono di tantissimi colori (io tengo quelli scuri e le mie figlie tutti gli altri! 😉 ).
Fonte foto scrunchies 1: Wikipedia
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