
La festa della donna spiegata ai bambini? Mhhh.. Non proprio…
Perché non proprio Mamma?? Oggi è l’8 Marzo, la festa della donna!
Perché l’8 Marzo non è la festa della donna, inteso come un giorno dove si devono portare dei fiori o dei regali alle donne, per festeggiarle.
L’8 Marzo è la Giornata internazionale dei diritti della donna. Una giornata istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche per cui le donne hanno dovuto lottare fino ad oggi. E per ricordare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto.
Tante cose che per noi oggi sono scontante, come il diritto al voto o il potere lavorare, perfino di indossare i pantaloni, non lo erano un tempo. Ma non parliamo di 1000 anni fa o dei tempi dei primitivi!
Pensa che le donne hanno avuto il diritto al voto solo dal 1945.
E ancora rimangono tantissime cose da fare!
A causa del Coronovirus, nel 2020, hanno perso il posto di lavoro 444 mila persone, di cui 312 mila di donne. Un dato molto triste e grave.
Oppure che per fare lo stesso lavoro, gli uomini prendono in genere uno stipendio più alto di una donna. Non è certo giusto!
Ma quindi l’8 Marzo è un giorno triste, non è un giorno di festa mamma?!
Se pensi solo a quello che non va, forse sì, è un giorno un po’ triste.
Ma lo scopo di questa giornata non è rendere triste nessuno. Lo scopo della festa della donna è portare le persone a riflettere, su quanta discriminazione e differenza di genere ci sia ancora, e su quanto ancora ci sia da lavorare perché uomini e donne abbiano stessi diritti e possibilità. E quanto dipenda da ognuno di noi!
Per quello non vuoi che il babbo ti regali la mimosa mamma?
Un po’ sì, perché mi sembra dimenticare il vero senso di questa giornata. E poi lo sai che la mamma non ama tanto i fiori recisi in generale!
Però se qualcuno vuole regalare una mimosa a una donna, o vuole augurarle una “buona festa della donna”, non c’è niente di brutto! L’importante è che sia consapevole che il suo gesto significa che farà ogni cosa che gli è possibile affinché i diritti tra maschi e femmine siano uguali.
Come quando sgridi le tue amiche perché dicono che ci sono i giochi da maschi e i giochi da femmina? Perché non lasciano giocare i loro bambini con quello che vogliono?
Bè anche! La parità di genere passa anche da lì. Uomini e donne possono fare le stesse cose. Se a un bambino piace, può tranquillamente giocare con le Barbie o un bambolotto. Idem per una bambina che vuole le macchinine o un martello. Non mi viene neanche in mente come possa essere un problema!!
Infatti mamma… Ma bisogna essere una donna, per lottare per i diritti delle donne?
No, direi proprio di no!
Anche gli uomini dovrebbero lottare affinché le donne abbiano i loro stessi diritti e possibilità.
Ma perché la festa della, ehm no, la giornata internazionale delle donne, è proprio l’8 Marzo?
Il perché, per ricordare la giornata internazionale delle donne, sia stato scelto proprio l’8 Marzo, non è sicuro. Anzi a riguardo ci sono molte storie di fantasia.
Quello che sappiamo è che a partire dal 1900 le donne hanno iniziato, giustamente, a reclamare maggiori diritti. In America, per la prima volta, fu istituita una giornata per ricordare l’importanza delle donne all’interno della società.
L’idea fece il giro del mondo e tante nazioni pensarono di istituire una data per ricordare le donne e i loro diritti.
Così quando nel 1977 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese, di dichiarare un giorno come “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale” venne scelto l’8 marzo, che già veniva festeggiato in molti paesi.
Io ricordo che la mia maestra, quando avevo 10 anni, mi aveva raccontato che in questa data erano morte centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica. Ma in realtà non è questa la motivazione.
Vedi, lo avevo detto che era una cosa triste!
Perché non sia una cosa triste, tutte queste brutte cose che sono successe nel passato, e che succedono ancora, devono servire a fare sì che non accadano più. Il giorno che maschi e femmine avranno davvero gli stessi diritti, allora sì, l’8 Marzo sarà un grande giorno di festa!
E allora anche il babbo potrà regalarmi una mimosa!

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