
La leggenda della Nascita di Roma è una leggenda che iniziamo a sentire e a conoscere fin da bambini, ma magari sempre un po’ a pezzetti!
Per questo ho pensato di raccontare in un unico posto la leggenda della nascita di Roma, dall’inizio, ovvero partendo da Enea, fino ad arrivare alla morte del primo re di Roma, Romolo.
Dato che poi non vogliamo certo annoiarci, ma piuttosto vogliamo tenere sempre viva l’attenzione dei nostri ascoltatori, ho chiesto l’aiuto a qualche personaggio dell’epoca! Scaricate il PDF, e non fate troppo caso ai siparietti dei nostri amici antichi! I secoli sulle spalle possono dare alla testa!
La leggenda della Nascita di Roma per bambini
Secondo la leggenda tutto ebbe inizio dal valoroso eroe troiano Enea.

Durante la guerra di Troia, infatti, la notte in cui i greci sarebbero usciti dal famoso cavallo di legno, Enea sognò un suo amico, l’eroe Ettore.
Questi gli annunciò in sogno che Troia sarebbe stata distrutta e che lui sarebbe dovuto partire per fondare una nuova città.
Enea si risvegliò con la sua città in fiamme.
Cercò di difenderla, ma dopo aver capito che era ormai tutto inutile, decise di fuggire via mare.
Dopo un lungo viaggio, arrivò in Italia, sulle coste del Lazio.
Qui sposò la figlia del re Latino, fondò la città di Alba Longa e vi regnò fino alla sua morte.
I suoi successori si susseguirono al trono pacificamente, fino a quando il regno spettò a Numitore.
Numitore aveva un fratello minore di nome Amulio, che era gelosissimo di lui, perché voleva essere re al posto del fratello.
Amulio allora spodestò dal trono Numitore. Uccise poi i figli maschi del fratello e costrinse la figlia femmina Rea Silvia a diventare sacerdotessa. In questo modo nessun discendente avrebbe potuto rivendicare il ruolo di re che lui aveva rubato al fratello.
Poco dopo, però, Rea Silva s’innamorò di Marte, dio della guerra e dal loro amore nacquero due gemelli.

Quando Amulio seppe che erano nati due bambini, fece imprigionare la madre e ordinò a un servo di gettare i due bambini nel fiume Tevere.
Il servo però non ne ebbe il coraggio.
Mise i bambini in un cesto e li lasciò andare alla corrente del fiume.

La cesta con i due bambini s’incastrò in un cespuglio sotto il colle Palatino, dove fu trovata da una lupa che si era avvicinata, attirata dal pianto dei bambini.
La lupa decise allora di prenderli con sé e di nutrirli con il suo latte.

I due bambini rimasero con lei fino a quando un pastore di nome Faustolo li vide e li prese con sé.
Faustolo chiamò i suoi figli adottivi Romolo e Remo e li allevò con tanto amore.
Quando Romolo e Remo furono grandi, Faustolo raccontò a loro tutta la verità.
Saputa la loro storia, i due ragazzi uccisero il perfido zio Amulio, liberarono la madre e decisero di fondare una città, proprio sul colle dove la lupa li aveva allattati: il colle Palatino.
Chiesero consiglio a un indovino per sapere chi sarebbe diventato il re della città, e questo rispose che Romolo doveva andare sul colle Palatino, mentre Remo sull’Aventino, e da lassù avrebbero guardato attentamente il cielo e il volo degli uccelli.
Remo vide sei uccelli, mentre Romolo ne vide dodici.
A quel punto i due fratelli cominciarono a litigare.
Romolo disegnò un segno sul terreno e disse che era il confine della sua città, e che nessuno poteva entrarci senza il suo permesso.
Remo, arrabbiatissimo, non lo ascoltò e calpestò la linea tracciata dal fratello.
Romolo allora prese questo gesto come una mancanza di rispetto, tirò fuori la spada e uccise il fratello.
Romolo divenne così il Re e chiamò la città Roma in suo onore.
La data di fondazione di Roma è indicata per tradizione il 21 aprile 753 a.C. (detto anche Natale di Roma).
Romolo, dopo aver fondato Roma, accolse gente dei paesi vicini per popolarla. Numerosi uomini si erano trasferiti, ma mancavano le donne.
Romolo decide allora di trovarle con l’inganno.
Il primo Re di Roma organizzò una festa e invitò la tribù dei Sabini, che abitava sul vicino colle Quirinale, a un grande banchetto. Mentre i maschi facevano festa, gli uomini di Romolo rapirono le donne, alle quali venne proposto di trasferirsi a Roma.
Questo fatto viene detto RATTO DELLE SABINE.
Queste accettarono, e così Roma ebbe le sue romane.
Ma per i Sabini non finì così. Decisero infatti di vendicarsi, e attaccarono i romani. Le loro donne però, divenute spose e innamorate dei loro uomini, bloccarono l’attacco e invocarono e ottennero la pace.
Da allora Romani e Sabini decisero che avrebbero formato insieme un unico popolo.

Romolo governò per molti anni, finché un bel giorno svanì, durante una tempesta.
La leggenda narra che Marte l’avesse preso con sé per vivere tra gli dei.

Ti è piaciuta la leggenda della nascita di Roma?
Puoi andare avanti e scoprire di più leggendo la filastrocca dei sette re di Roma! Al link trovi anche la spiegazione della epoca della Monarchia della civiltà romana antica!
Per scaricare il PDF con la leggenda della Nascita di Roma per bambini segui le istruzioni qui sotto!

LA LEGGENDA DELLA NASCITA DI ROMA
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