
L’Unità d’Italia spiegata ai bambini
Perché mamma l’Unità d’Italia? L’Italia era divisa prima?
Proprio così! l’’Italia non è sempre stata tutta unita così come la conosciamo oggi.
Il territorio italiano infatti era diviso tanti in piccoli stati:
- il regno Lombardo-Veneto, che comprendeva quasi tutte le regioni del nord, sottomesso all’Austria.
- Il Regno di Sardegna, che comprendeva Sardegna e Piemonte, governato da re Vittorio Emanuele I.
- lo Stato della Chiesa, nell’Italia centrale, governato dal Papa.
- il Regno delle Due Sicilie, a Sud, governato dalla dinastia dei Borboni).
- Il ducato di Modena.
- Il ducato di Massa e Carrara.
- Il ducato di Lucca.
- Il ducato di Parma.
- Il Granducato di Toscana.

Foto Wikipedia
Insomma la nostra Italia era un vero e proprio puzzle!!
E chi ha unito tutti i pezzi del puzzle mamma?
Non è stata una sola persona, e nemmeno è stato fatto in un attimo, con una bacchetta magica!
Ma, anche se l’Italia come la conosciamo oggi, ancora non esisteva, alcune persone la sentivano dentro il loro cuore.
Chi ama la patria ed è perciò disposto a combattere per essa viene detto PATRIOTA.

Alcuni di questi decisero di allearsi insieme nel tentativo di unire la Nazione. I primi furono alcuni patrioti che abitavano nelle regioni del nord, il cui scopo era quello di sconfiggere la tirannia austriaca e di stabilire un governo costituzionale.
Inizia così quella parte della storia chiamata Risorgimento: la nazione italiana, dopo secoli di dominio straniero, doveva risorgere e riappropriarsi del suo destino.
Questi patrioti però non potevano incontrarsi liberamente. Gli austriaci infatti li avrebbero arrestati.
Non potendo operare alla luce del sole si organizzarono in società segrete.
La società segreta più famosa era la Carboneria e i suoi componenti si chiavano Carbonari. La Carboneria che aveva filiali in tutta la penisola.
E con queste riunioni segrete riuscirono a unire l’Italia?
Non fu così semplice!
Unire l’Italia non solo non fu un processo veloce, ma neanche pacifico!
Il nostro Paese conquistò l’indipendenza dopo delle vere e proprie guerre contro gli occupanti stranieri, dette MOTI RIVOLUZIONARI.
Per conquistare l’unità in Italia si combatterono tre Guerre d’Indipendenza.
La prima Guerra d’indipendenza scoppiò nel 1848 : il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia dichiarò guerra all’Austria. Dopo una prima vittoria, venne però sconfitto e dovette lasciare il regno al figlio Vittorio Emanuele II.
La seconda Guerra d’indipendenza scoppiò nel 1859: durò circa tre mesi e fu combattuta sempre tra il Regno di Sardegna e Austria. Questa volta però il Regno di Sardegna si era alleato con la Francia, e riuscì così a liberare la Lombardia. Da lì Regno di Sardegna, di Toscana, Parma, Modena e della parte di Romagna governata dallo Stato Pontificio si unirono insieme.

L’anno successivo Giuseppe Garibaldi, un generale che aveva nel cuore gli stessi ideali di questi patrioti, partì dalla Liguria e arrivò in Sicilia, con circa mille uomini al seguito. E’ la famosa spedizione dei Mille.
Lì combatterono contro l’esercito borbonico delle Due Sicilie e insieme al popolo, conquistarono tutta la Sicilia.
Nelle stesse settimane re Vittorio Emanuele II conquistò Marche e Umbria, regioni che erano dello Stato Pontificio, a cui lasciò il Lazio. L’esercito Vittorio Emanuele II prese poi anche la Campania.
Qui Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi si incontrarono a Teano, un paese vicino a Caserta.
Garibaldi cessò di combattere e consegnò al re le terre conquistate, pronunciando la celebre esclamazione “Obbedisco!”.
l’Italia era praticamente unita.
Il 17 marzo 1861 venne dichiarato il Regno d’Italia, con capitale Torino.
Evviva è nata l’Italia!
Quindi il 17 marzo è il compleanno dell’Italia!?!

Ma aspetta! Come Torino capitale?
La capitale d’Italia non è Roma?
Bravissima! Questo perché alla nostra Italia mancavano ancora il Veneto e il Lazio.
Il Veneto venne liberato con la terza Guerra d’indipendenza.
Nel 1870, i bersaglieri, soldati addestrati al tiro con fucili di precisione, giunsero a Roma e, aprendosi un varco nelle Mura (la famosa breccia di Porta Pia), entrarono in città e conquistarono il Lazio.
Al Papa rimase solo il territorio del Colle Vaticano e della basilica di San Pietro.
Nel 1871 Roma divenne la capitale del Regno d’Italia, finalmente unito ed esteso su tutta la Penisola.
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