
Ecco la festa della Repubblica spiegata ai bambini.
Perchè come sappiamo certe date sono davvero molto importanti per noi e il nostro paese. E spesso ci troviamo in difficoltà nello spiegare avvenimenti e dati storiche importanti ai bambini, perché abbiamo paura che non abbiano le nozioni sufficienti per capire veramente quello che gli si sta spiegando.
Così, con questa scusa, si trovano spesso spiegazioni davvero sommarie, che trattano gli argomenti di storia ed educazione civica per bambini in maniera così approssimativa, che finiscono con il mettere ancora più confusione ai bambini.
O, a parere mio ancora peggio, inducono i bambini a pensare che si tratti di cose noiose, solo perché in realtà non gli sono state spiegate bene, alla loro portata, e quindi non le hanno capite!
Per questo, in occasione del 2 Giugno, ho deciso di spiegare La festa della Repubblica alle mie bambine!
Ora, non so se ci sono riusciuta, ma il mio intento era quello di essere più semplice ma allo stesso tempo più dettagliata, per dare alle mia bambine tutte le informazioni necessarie per capire che cosa significhi la festa della Repubblica, e perché sia ancora importante ricordare questa data e festeggiarla.
La festa della Repubblica spiegata ai bambini
Mammaaaaaa! Oggi è il 2 Giugno e non si va a scuola., perché?
Il 2 giugno in Italia si celebra la Festa della Repubblica!
Ti ricordi che, il mese scorso, il 25 Aprile, ricordavamo la liberazione dell’Italia dal regime nazista e fascista?
Era il 1945 quando, finita la Seconda Guerra Mondiale, i partigiani insieme alle truppe alleate, riuscirono a sconfiggere e mandare via le truppe di Hitler e Mussolini.
L’Italia fino a quel momento era stata una Monarchia.

La Monarchia è una forma di governo in cui una nazione ha a capo un re. Quando il re muore, prende il suo posto uno dei suoi figli.
In Italia il re era Vittorio Emanuele III di Savoia, che faceva parte appunto della dinastia dei Savoia.
Vittorio Emanuele III però non solo prima si era alleato con Mussolini, ma poi, nel momento della disfatta di quest’ultimo, era scappato lasciando gli italiani soli. Molti italiani erano delusi e insoddisfatti da questa forma di governo.
Il 2 Giugno del 1946 così venne istituito un referendum popolare in cui si chiese agli Italiani se preferivano avere una Monarchia o una Repubblica.
Un referendum è uno strumento attraverso il quale i cittadini possono esprimere il loro parere su questioni molto importanti: si va così alle urne per votare, esprimendo le proprie preferenze su quella questione.
Come quando a casa votiamo per chi vuole mangiare la pizza o il sushi?
Esatto. E poi ordiniamo quello che ha preso più voti.
In questo caso c’era una scheda in cui gli italiani dovevano scegliere tra Monarchia e Repubblica.
Nello stesso momento gli italiani furono chiamati anche a eleggere i membri dell’Assemblea Costituente, cioè i rappresentanti del popolo incaricati di scrivere, discutere e approvare una nuova Costituzione, cioè un testo che elencasse i diritti e i doveri dei cittadini.
Pensa che questa fu la prima volta in cui in Italia c’è stato il suffragio universale!
Ha piovuto tanto?
Noooo! Quello è il diluvio universale!!!
Il suffragio universale significa che alle elezioni hanno votato per la prima tutti i maggiorenni (a quei tempi si era maggiorenni a 21 anni), comprese le donne.
Come per la prima volta? Perché prima le donne non potevano votare?
Sembra incredibile, ma è proprio così. 75 anni fa le donne non avevano diritto di voto.
In passato infatti le donne non potevano neanche iscriversi a un liceo o praticare certe professioni, e si riteneva che non avrebbero mai potuto dare un voto consapevole.
Pensavano infatti che il voto delle donne sarebbe stato influenzato dagli uomini della loro vita, padri o mariti che fossero. Come se le donne fossero esseri non pensanti.
Per fortuna, grazie all’impegno e alla lotta di tante donne in Italia e nel resto del mondo per ottenere il riconoscimento dei diritti delle donne, da quell’anno questa assurdità finì, e le donne ebbero finalmente il diritto di voto.
Al referendum ottenne più voti la Repubblica, in Italia la Monarchia finì definitivamente e vinse la Democrazia.
Venne poi così redatta la Costituzione della Repubblica italiana, ossia il documento che descrive i principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica italiana, ispirati alla libertà, alla fraternità e all’uguaglianza.
La Democrazia, che deriva dal greco e significa “governo del popolo”, è un sistema di governo in cui la sovranità è esercitata dal popolo.
Il Re e la sua famiglia furono esiliati fuori dall’Italia, per i loro comportamenti sbagliati durante il Fascismo.
Ma come mamma?! Come fa a comandare il popolo? Non è che possiamo andare tutti a comandare? Chissà che confusione mettersi tutti d’accordo!
Hai ragione! Quando gli antichi greci hanno ideato questa forma di governo, i cittadini si riunivano direttamente nella piazza della città per discutere e prendere le decisioni importanti.
Questa era una democrazia diretta.
Al giorno d’oggi questo sarebbe impensabile, considerato quanti siamo e quante cose vanno decise. Per questo c’è un tipo di democrazia rappresentativa: le persone, attraverso le elezioni, votano i candidati che meglio rappresentano le loro idee, per governare il Paese.
Ma, ho capito bene cos’è la Monarchia e cosa la Democrazia, ma cos’è una Repubblica?
La forma di governo dell’Italia, cioè il modo in cui si esprime la democrazia, è la Repubblica parlamentare.
Quindi è come dire mamma che la teoria è la Democrazia, e la pratica è la Repubblica Parlamentare?
Sì, possiamo dire proprio così.
La parola Repubblica, lo sentirai dire un milione di volte, viene dal latino Res Pubblica, e significa “cosa di tutti”.
Questo termine, infatti, è stato coniato dai Romani per chiamare la forma di organizzazione successiva alla cacciata dei re, nella quale il potere non era concentrato nelle mani di uno solo, ma risiedeva nel popolo.
La nostra Repubblica ovviamente è un po’ diversa da quella dell’antica Roma.
La nostra Repubblica in particolare è una Repubblica Democratica Parlamentare, cioè la forma di governo i cui cittadini eleggono, attraverso il voto, i loro rappresentanti al Parlamento.
Ok! Ora lo sai già mamma cosa sto per chiederti…
Ma cos’è questo Parlamento di cui sento parlare sempre al telegiornale?
Il Parlamento è un organo fondamentale dello Stato, ma non l’unico.
Per spiegarti cos’è il parlamento, prima devo dirti una cosa importante.
Per garantire la democrazia ed evitare un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani di poche persone, il potere dello Stato è stato suddiviso in tre: il Potere Legislativo, cioè il compito di fare le leggi, il Potere Esecutivo, cioè eseguire quanto stabilito nelle leggi e il Potere Giudiziario, cioè controllare che le leggi siano rispettata.
- il Potere Legislativo spetta al Parlamento.
- il potere Potere Esecutivo spetta al Governo.
- il Potere Giudiziario spetta alla Magistratura.
Dunque abbiamo detto che in Italia c’è una democrazia indiretta, nella quale gli italiani eleggono i loro rappresentanti attraverso le elezioni.
Questi rappresentanti formeranno poi il Parlamento.
Sempre come ulteriore garanzia per la democrazia, il Parlamento al suo interno è diviso in due: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica.
Attraverso le elezioni vengono eletti in Parlamento 400 Deputati, per la Camera dei Deputati, e 200 senatori per il Senato (dalle prossime elezioni, perché prima erano di più). Le proposte di legge, vengono analizzate prima dalla Camera dei Deputati, poi dal Senato. Essi hanno uguali compiti e poteri (per questo si parla di bicameralismo perfetto).
E il Parlamento e i parlamentari fanno solo le leggi?
No, hanno anche molti altri compiti. Uno molto importante è la scelta del Presidente della Repubblica
Chi è il Presidente della Repubblica? Il nostro Capo?
Si e no, nel senso che, come abbiamo già detto siamo in democrazia, e non esiste una sola carica o una sola persona che comandi su tutto, come il re nella monarchia, o un dittatore in una dittatura.
Nella Repubblica Italiana, esiste sì un capo della Repubblica, detto anche presidente della Repubblica, ma il suo ruolo è rappresentare l’Unità Nazionale e garantire il rispetto della Costituzione.
Per questo è importante che non stia dalla parte di uno schieramento o di un altro, ma che rappresenti tutti e incarni i valori della Costituzione italiana.
Ma se non è il capo della Repubblica che comanda l’Italia, chi è che comanda in rappresentanza del popolo?
Il presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri, cioè il capo di governo, e i Ministri che compongo il governo.
Il Governo è la guida Generale di tutte i Ministri e le amministrazioni dello stato, come Istruzione, Salute, Lavoro e politiche sociali, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Giustizia, Beni, Attività culturali e turismo, Infrastrutture e Trasporti, Ambiente, Politiche agricole, alimentari e forestali, Sviluppo economico, Affari esteri e cooperazione internazionale., tutte quelle strutture che esercitano potere sui cittadini.
Il Presidente del Consiglio coordina l’attività di tutti i Ministri, ma non può imporre la sua volontà o decidere per loro.
Il Consiglio del Ministri elabora il programma di Governo, cioè le cose che dovrà fare quel governo per l’Italia e gli italiani, e gli obiettivi da raggiungere. E’ il Governo che amministra il denaro pubblico e prepara il bilancio dello Stato.
Quindi mamma fammi capire… i cittadini eleggono i membri del Parlamento. I membri del Parlamento eleggono il presidente del Consiglio e il presidente del consiglio nomina le persone che formeranno il governo, con i vari incarichi.
Il Parlamento propone le leggi, e se vengono approvate dalla maggioranze dei parlamentari, diventano effettive e spetta poi al governo renderle esecutive nella vita di tutti i giorni dei cittadini. Da cui è partito tutto!
Esatto! In questo modo si crea come una sorta di circuito che garantisce la Democrazia!
Una volta formato il governo poi, il Parlamento si occupa di controllare il suo operato, e se le cose non vanno come devono andare o non si trovano d’accordo, può dare o negare la fiducia al governo.
Quando un governo perde la fiducia del Parlamento, questo deve immediatamente dimettersi.
Oh! Mamma finalmente ho capito il significato di tutti questi termini. E adesso che inizio a capire non mi sembra così noiosa come prima la politica!
Eh già, è proprio così! Spesso certe cose ci sembrano noiose solo perché non le capiamo. La cosa migliore è sempre cercare di capire, facendo tutte le domande che servono. Solo se conosciamo possiamo giudicare e farci un’opinio, e possiamo sapere se un argomento ci interessa o meno.
E disinteressarsi alla politica significa disinteressarsi della nostra vita e del nostro futuro, e lasciare che altri decidano per noi!
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