
Dato che il tema è assolutamente all’ordine del giorno, perché non approfittarne per una scheda con Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini?
Lunedì 24 gennaio infatti, alle ore 15, ci sarà la prima votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana.
Sapere cosa significhi essere il Capo di Stato e le modalità di elezione sarà un modo per rendere interessante e appassionante anche aibambini questo momento storico e politico dell’Italia.
Quando infatti non conosciamo un argomento è impossibile trovarlo interessante!
Quando le persone parlano o discutono di un argomento, se non sappiamo di cosa parlano, non ci capiamo niente e finiamo con l’annoiarci e lo lasciamo perdere.
Ma quando capiamo quello che le persone dicono, allora sì che tutto diventa interessante!
E non è mai troppo presto per interessarci e capire quello che succede attorno a noi!
NOTA BENE
In fondo trovate due versioni del PDF “Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini”.
- La prima, perfetta da leggere in questi giorni prima o durante l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana.
- La seconda, perfetta anche dopo, con una scheda Detective Junior per andare alla scoperta dei nomi della politica italiana attuali.
Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini

Mammaaaaa! Volevo guardare i cartoni ma in televisione parlano solo delle elezioni del Presidente della Repubblica? Ma chi é il Presidente della Repubblica?
La Costituzione definisce che il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. (Art. 87)
Il capo dello stato? Forte! Quindi è il capo di tutta l’Italia?
Diciamo che non è proprio capo nel senso che comanda lui su tutta l’Italia. Altrimenti sarebbe un re o dittatore.
Ah, giusto! Noi siamo in democrazia!
Esatto! L’Italia per oltre ottant’anni (dal 1861 al 1945) è stata una monarchia, cioè uno stato governato un re.
Con la Costituzione del 1948 l’Italia è diventata una repubblica parlamentare, in cui il potere spetta al popolo, che lo esercita eleggendo i suoi rappresentanti in Parlamento.
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri, perciò i poteri dello Stato non sono nelle mani di una sola persona ma vengono ripartiti.
I poteri dello Stato sono tre:
- Il potere legislativo, cioè il potere di elaborare ed emanare le leggi che servono a regolare la vita comune dei cittadini. È esercitato dal Parlamento, che è diviso in Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati.
- Il potere esecutivo cioè il potere di mettere in pratica queste leggi. È esercitato dal Governo.
- Il potere giudiziario cioè il potere di giudicare e punire chi non rispetta queste leggi. È esercitato dalla Magistratura.
Ah, ok! Ma allora il Presidente della Repubblica che potere ha?

Possiamo riassumere il potere del Presidente della Repubblica in due funzioni fondamentali: garantire e controllare il rispetto della Costituzione e rappresentare l’unità del paese.
Il potere del Presidente della Repubblica si configura come un potere “neutro”: non ha nessuno dei tre poteri dello Stato, ma li coordina e li sorveglia tutti e tre, e vi partecipa con alcune sue funzioni.
Ad esempio non esercita il potere legislativo del Parlamento, ma ne firma le leggi emanate garantendone la costituzionalità, cioè il rispetto dalla Costituzione, l’insieme delle regole fondamentali del nostro Stato.
Non esercita il potere esecutivo del Governo, ma nomina il Presidente del Consiglio, cioè il capo di Governo, il quale a sua volta nomina i ministri che fanno parte del Consiglio dei Ministri, che si occuperanno poi di governare.
Non esercita il potere giudiziario della Magistratura, ma è il Capo Supremo della Magistratura, e ha il potere di concedere la grazia e ridurre le pene.

Quindi tu vai a votare per il presidente della Repubblica?
No, perché non sono i cittadini ad eleggere il presidente della Repubblica.
Come no? E allora chi elegge il Presidente della Repubblica?
Il presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune, composto dai componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, compresi sei senatori a vita. In più ci sono anche 3 delegati per ogni regione (fatta eccezione per la Valle D’Aosta che essendo una regione piccolina ha 1 solo delegato).
Tutte queste persone insieme vengono detti grandi elettori.
I grandi elettori si riuniscono alla Camera dei Deputati, e il presidente della Camera dei Deputati insieme al presidente del Senato supervisionano la votazione, che avviene a scrutinio segreto.
Urca! Cos’è lo scrutinio segreto? Una cosa da 007?

Ehm non proprio!
La parola scrutinio indica l’insieme delle operazioni per il conteggio dei voti.
Con l’espressione «scrutinio segreto» si indica una modalità di voto in cui non si conosce la preferenza espressa dal singolo elettore, ma si conoscono i voti totali. In questa maniera ogni elettore è libero di esprimere la preferenza.
Il suo contrario è il «voto palese».
Ma non lo fanno anche a scuola lo scrutinio?
Sì, esatto! Quello di scuola però non comporta l’elezione di nessuno, ma serve per decidere i voti di fine quadrimestre dei vari alunni.
Anche quello può essere segreto?
No, perché ogni alunno avrò un voto in una materia, e saranno i suoi insegnanti ad averglielo assegnato in base all’impegno e ai risultati ottenuti nei mesi scolastici.
Ok! Ma torniamo ai grandi elettori! Come fanno a decidere chi votare?

La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente chiunque, con cittadinanza italiana, abbia compiuto i cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici.
L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, perciò chi viene eletto non può continuare a svolgere nessun altro lavoro.
Nella scelta del candidato bisogna tenere conto che il presidente della Repubblica Italiana deve essere super partes, che in latino significa sopra le parti. Non deve cioè patteggiare per una o l’altra fazione politica, ma deve essere imparziale.
In base a quesi requisiti, la varie fazioni politiche propongono dei candidati a cui fare riferimento.
Ok, ho capito tutto. Ma quando votano i grandi elettori?
Trenta giorni prima che scada il termine del mandato del Capo dello Stato, recita l’articolo 85 della Costituzione, “il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”.
Il mandato di sette anni da presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, l’attuale presidente della Repubblica scade giovedì 3 febbraio 2022. Quindi per il tredicesimo presidente della Repubblica italiana ci sarà la prima votazione lunedì 24 gennaio, alle ore 15. |
Dove si svolgono le votazioni?
Le procedure di voto per l’elezione del capo dello Stato si svolgono nell’Aula di Palazzo Montecitorio, e sono presiedute dal presidente della Camera, e dal presidente del Senato.
E vince il candidato che ottiene più voti?
No, dopo la prima votazione, vince il candidato che ha ottenuto almeno i 2/3 dei voti.
Se questo non avviene, si fanno altre due votazioni.
Se anche qui non è raggiunto il Quorum, cioè il numero minimo di voti che servono per essere eletti, dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta, cioè un numero di voti superiore alla metà del numero dei votanti totali.
E quando inizia a lavorare il nuovo presidente delle Repubblica eletto?
Il Presidente delle Repubblica appena eletto inizierà il suo lavoro dopo avere prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune. (Art.91).

Bello il giuramento di fedeltà! Come i cavalieri dell’antichità?
Eh già, l’idea è quella! La cerimonia avviene così. La campana del Palazzo della Camera dei Deputati rintocca fino all’arrivo del nuovo Presidente della Repubblica.
Qui il Presidente giura fedeltà alla Costituzione della Repubblica con la seguente formula:
«Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione»
Dopo di che 21 colpi di cannone a salve, sparati dal Gianicolo, saluteranno il neo-presidente.
Dopo il giuramento il presidente pronuncia il suo discorso dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune con l’aggiunta dei delegati regionali.
Al termine del giuramento il nuovo Presidente si reca a rendere omaggio all’Altare della Patria, dove il Sindaco di Roma gli porge il saluto della Capitale. Alle ore 12:00 dal Gianicolo vengono sparati 21 salve di cannone.

Poi, a bordo di una vecchia auto molto bella, la Lancia Flaminia convertibile 335 scortata dal Corpo dei Corazzieri e in compagnia del Presidente del Consiglio in carica, sfila per le vie di Roma verso il Quirinale.
Il Presidente uscente consegna al nuovo Presidente delle insegne di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’OMRI la cerimonia si conclude. Il Presidente uscente poi, salutato il personale della Presidenza della Repubblica e ricevuti gli onori militari, si congeda lasciando il palazzo.
E poi per quanto è Presidente della Repubblica?
Il mandato del Presidente della Repubblica dura sette anni, che si contano a partire dal giorno del suo giuramento, effettuato davanti al Parlamento riunito in seduta comune.
La residenza ufficiale del presidente della Repubblica è il Palazzo del Quirinale (sull’omonimo colle di Roma). Anche se non è obbligatorio che il Presidente vi si trasferisca ad abitarci, può anche utilizzarlo solo come ufficio.

Ma guarda che bello! Io mi ci trasferirei!
Davvero? E cos’altro faresti se fossi tu il Presidente della Repubblica … ?

Per scaricare il PDF con Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini segui le istruzioni qui sotto.
Qui sotto trovate due versioni del PDF “Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini”.
- La prima, perfetta da leggere in questi giorni prima o durante l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. In questo PDF troverete il dialogo con la spiegazione di chi è e cosa fa il capo dello Stato spiegato in modo chiaro e semplice. Trovatei inoltre la scheda “Se io fossi il presidente della Repubblica” e la scheda “Se io fossi il presidente della Repubblica”.
- La seconda, perfetta anche dopo le elezioni, tratta l’argomento in generale e oltre alla scheda “Se io fossi il presidente della Repubblica”, contiene una scheda Detective Junior per andare alla scoperta dei nomi della politica italiana attuali.

Come al solito fatemi sapere se a voi e ai vostri ragazzi è piaciuto!!!
Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini

Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini
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Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini con scheda Detective Junior

Il presidente della Repubblica spiegato ai bambini con le schede Detective Junior
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