
La scuola elementare da noi adesso è chiusa anche il sabato mattina, mentre io andavo a scuola da lunedì a sabato, e l’unica mattina a casa era la domenica.
La domenica non c’era la sveglia e potevo alzarmi quando volevo, in genere dopo di tutti (sono sempre stata la più dormigliona di casa). Non avevo ancora aperto gli occhi che il naso già mi faceva pregustare cosa stesse preparando mia mamma per pranzo.
Il mio profumo preferito era quello del vino che con la fiamma alta incontrava la carne e esplodeva con il suo inconfondibile aroma. Per me bambina quello era un dolcissimo risveglio, mi riempivo le narici, e potevo sentire il suo rumore inconfondibile anche se ero molto lontana dalla cucina.
Poi scendevo in cucina con il mio Topolino in mano da leggere mentre facevo colazione, e scoprivo cosa c’era per pranzo.
Le lasagne però non le preparava mia mamma, le andavamo a prendere sempre nella stessa rosticceria, dove altre volte ordinava i ravioli alla ricotta o gli gnocchi.
Mi piace pensare che scene normalissime della vita domestica di quando ero piccola ora sono così speciali per me e che un giorno questa quotidianità, i nostri riti e le nostre abitudini diventeranno altrettanto eccezionali nei ricordi delle mie bambine, quando saranno grandi.
Qual è però il guaio delle lasagne, ieri e oggi?
Che tra ragù, besciamella, parmigiano, pasta all’uovo, sono una vera bomba!! E anche digerirle a volte è un’impresa!
Ma non temete perché la soluzione c’è: le lasagne mammarumizzate, una vera delizia per il palato senza scomodare troppi grassi saturi!!
Partiamo dal ragù classico, sostituito dal ragù di soia, che se è buonissimo mangiato da solo, diventa super in mezzo a questi strati di lasagna!!
Ho sostituito le sfoglie di pasta all’uovo con delle sfoglie di pasta di grano duro, e devo dire che non se si sente neanche la differenza.
Per quel che riguarda la besciamella invece, ho preferito sostituirla con una crema di ricotta, deliziosa!
Non so ma non sono un’amante della besciamella! Sarà perché da piccola preparavo sempre la colla mescolando acqua e farina, e fare lo stesso procedimento per la besciamella mi fa pensare di mangiare una colla! Sarà perché mi ricordo che un nutrizionista mi aveva spiegato proprio che la besciamella poi sulle pareti del nostro stomaco faceva proprio questo effetto colla, rallentandoci la digestione!
Comunque, se non avete i miei stesi pregiudizi nei confronti della besciamella, per una lasagna vegana prima di alimenti di origine animale, o per chi ha intollerante al lattosio, può preparare la besciamella con latte di soia, olio e farina.
C’è ad esempio la besciamella di Marco Bianchi che si prepara così: 1 litro di latte di soia (ovviamente non zuccherato), 60 g di olio, 80 g di farina, sale, pepe e noce moscata. Si frulla tutto insieme e quindi portare a bollore in una casseruola fino alla densità desiderata (ricetta qui).
Io comunque anche solo per il sapore, preferisco la mia cremina di ricotta!
Vediamo allora la ricetta della lasagne vegetariane con ragù di soia. Non pensate che sia una ricetta difficile e complessa, si prepara in maniera molte facile e veloce, l’unica cosa lunga è la cottura del ragazzo prima, ma una volta messo in pentola poi non è che vi richieda troppe energie, se non solo controllarlo ogni tanto.
Potete preparare le vostre lasagne vegetariane con ragù di soia in anticipo, anche ad esempio il sabato per la domenica, metterle poi in frigo e tirarle fuori per farle finire direttamente in forno.
E’ un ottimo modo per riscoprire il piacere dei pranzi della domenica, senza però dovere impazzire ai fornelli l’unico giorno che magari avete libero!!
Un’altra variante è quella di sostituire il ragù di soia con ragù di lenticchie, buonissima anche così!
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